Abstract
Le parole sono il mezzo principale per condividere contenuti mentali; il corpo comunica ma è la parola che rende accessibile l’esatta idea. In psicoanalisi l’analisi delle parole diventa base di teoria e intervento: studia cosa e come si dice, includendo ciò che può restare non detto, nascosto o tacitato, permettendo di cogliere tonalità affettive e intenzioni del parlante. Nel setting psicoanalitico, il dialogo paziente-analista è il testo centrale da cui emergono significati rieditati o nuovi. L’analista risale ai vari significati delle parole, ed esplora la tonalità affettiva: scelta di lessico, sinonimi, superlativi, evoluzione del vocabolario e relazioni tra parole usate dal paziente. Matte Blanco propone una mente bi-logica che comprende sia la distinzione (logica razionale) sia la dissoluzione delle differenze in rapporti simmetrici. Questa prospettiva teorica permette di esplorare a fondo tanto il dialogo terapeutico, quanto testi e discorsi che vengono prodotti collettivamente e che svolgono la funzione di rappresentare emozioni socializzate e simbolizzazioni affettive del contesto. Il presente contributo presenta una proposta di analisi sistematica dei testi, entro una cornice teorica psicoanalitica, fondata su dispositivi statistici e informatici impiegati nella letteratura scientifica contemporanea sulla analisi dei corpi testuali.
