Abstract
Il fenomeno dell'homelessness rappresenta una sfida complessa per i servizi di salute mentale. Spesso, la vita in strada è l'esito di traiettorie che sfociano in una condizione paradossale in cui l'invisibilità sociale diventa uno strumento di visibilità sintomatologica.
In questo lavoro viene presentato il caso clinico di A., un uomo di 60 anni vissuto per anni in strada a Roma in una condizione di grave isolamento e degrado, con una diagnosi di Psicosi Paranoidea. Viene descritto il modello di intervento integrato e multidisciplinare attuato dal Presidio Psico Sociale Area 95, incentrato sull’'intervento di una solida rete tra servizi del terzo settore, CSM e risorse informali (familiari, amici, evidenziando come un sinergico approccio di rete possa consentire la promozione di un graduale recupero delle parti sane della personalità e un reinserimento nel tessuto sociale anche in situazioni di grave patologia psichica e marginalità sociale.
