Abstract
Riassunto:
Il presente contributo, a partire dall’esperienza dell’autrice stessa al tempo della scoperta della modello psicodrammatico, si pone come un “invito alla meraviglia” per i terapeuti del domani. Ripercorrendo i punti cardine del modello psicodrammatico, caratterizzato da spontaneità e creatività, l’autrice evidenzia come esso favorisca la trasformazione personale e la riappropriazione della libertà attraverso l'esplorazione dei ruoli e l'azione simbolica, rivelandosi così nella sua funzione di spazio transizionale dove l'esperienza vissuta si trasforma in nuove possibilità di senso.